EMPOLI
Cos'è ARPAT, qual'è la sua funzione? Le ultime vicende e la nostra mozione
Il nostro consigliere comunale

Jacopo Maccari
Laurea specialistica in chimica e tecnologie farmaceutiche, master in analisi tossicologiche, farmacista fino al 2023, attualmente insegnante.
Il nostro lavoro in consiglio comunale in coalizione con la lista Buongiorno Empoli
ZOO LUMINOSO
Premesso che
Vista l’inizativa dello zoo luminoso nel parco mariambini che si svolgerà dal 17 Maggio al 6 Luglio,
Vista l’iniziativa delle luminarie in centro che si terrà da Maggio a Settembre.
SI CHIEDE DI SAPERE
- Quale società è proprietaria delle installazioni,
- se la concessione del suolo pubblico è stata data gratuitamente e a chi è stato concesso,
- se l'amministrazione ha concordato le modalità e i costi di accesso alla Zoo per la cittadinanza ,
- se la nostra amministrazione ha contribuito economicamente all’iniziativa dello Zoo, e se sì a quanto ammanto il nostro contributo, in quale forma e a chi è stato dato,
- se la fornitura elettrica per le istallazioni dello Zoo luminoso è a carico del nostro comune, e se si se abbiamo preventivato il costo finale,
- a quanto ammonta lo stanziamento della nostra amministrazione per le Luminarie in centro,
- quale è la società proprietaria e istallatrice delle luminarie in centro storico,
- se la nostra amministrazione ha controllato la regolarità delle società proprietarie/gestrici delle istallazioni e la regomarità dei rapporti di lavoro subordinato delle stesse.
Per Gruppo Buongiorno Empoli - Siamo Empoli
Sabrina Ciolli
Leonardo Masi
Per il Gruppo Movimento 5 Stelle
Jacopo Maccari

Divieto uso GLIFOSATI sul territorio comunale
Premesso che:
• l’utilizzo di prodotti erbicidi risulta ampiamente diffuso nel territorio comunale, non solo nelle coltivazioni agricole per evitare lo sviluppo di erbe infestanti, ma anche nella cura di giardini e aree verdi da parte di privati cittadini;
• tra i prodotti erbicidi a maggiore diffusione ed utilizzo vi sono quelli contenenti la sostanza attiva Glifosate, un erbicida sistemico non selettivo;
• la sostanza attiva Glifosate è oggetto di numerosi studi scientifici che, aggregati da organismi internazionali, non sono risultati ancora totalmente convergenti circa la pericolosità genotossica e cancerogena, pericolosità tuttavia oggetto di permanente attenzione e derivata cautela;
• la revoca alla commercializzazione prevista nel Regolamento di esecuzione UE 2016/1313 riguarda 85 formulati nei quali il Glifosate, in associazione al coformulante ammina di sego polietossilata, produce “effetti tossici significativi”, e che tale tossicità conduce comunque il Ministero della salute a revocarne l’impiego nelle aree sensibili (parchi, giardini, etc...), a prescriverne il divieto d’uso su suoli eccessivamente permeabili (con sabbia superiore all’80%) e in fase di pre-raccolta e trebbiatura, con ciò evidenziando l’indiscutibile pericolosità dei formulati in oggetto;
• Il 20 marzo 2015 la IARC (International Agency for Research on Cancer), agenzia dell’OMS e massima autorità per la ricerca sul cancro ha sottoposto a valutazione di cancerogenicità il principio attivo Glifosate il cui esito ha portato alla classificazione di tale sostanza nel gruppo 2a “probabile cancerogeno per l'uomo”. Questa classificazione è basata su “limitata evidenza” negli esseri umani e “prove sufficienti” negli animali da laboratorio così come “forti prove” che il glifosate presenta due caratteristiche associate a sostanze cancerogene, cioè genotossicità e la capacità di indurre stress ossidativo;
• i corpi idrici superficiali e profondi, specie i più vulnerabili per carente protezione geologica, sono oggetto di possibile contaminazione da parte della sostanza attiva Glifosate e del suo metabolita AMPA (acido aminometilfosfonico, derivante dalla degradazione del Glifosate);
Preso atto che:
• Esiste quindi un potenziale rischio grave di inquinamento della falda idropotabile derivante dall’utilizzo di prodotti erbicidi a base di Glifosate;
• La situazione rappresentata fa emergere da un lato un potenziale rischio di natura igienico-sanitaria e dall’altro l’esigenza di un intervento straordinario a norma dell’art. 50 comma 5 del D.Lgs. n. 267/2000, finalizzato ad offrire la più ampia tutela alla falda idrica e dunque alla salute e igiene pubblica;
• è necessario attuare a livello locale una nuova e più incisiva strategia di prevenzione del rischio di inquinamento, in grado di arginare dannosi utilizzi di prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, per il territorio e per la comunità su di esso insediata, anche in applicazione del principio di precauzione recepito nel diritto dell’Unione Europea;
• l’articolo 11 della direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, ha stabilito che: «Gli Stati membri assicurano che siano adottate misure appropriate per tutelare l’ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall’impatto dei pesticidi» auspicando inoltre «La riduzione, per quanto possibile, o l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali o sotterranee oppure su superfici impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque superficiali o nei sistemi fognari»;
• tali indicazioni sono state riprese dall’articolo 14 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, con il quale lo Stato Italiano ha recepito la direttiva;
• verso gli stessi obiettivi di prevenzione e tutela nei confronti di un uso indiscriminato di pesticidi ed erbicidi convergono la direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, e il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, ove vengono specificamente definiti “aree extra agricole” tutti gli ambiti territoriali non destinati a coltivazione, quali le pertinenze a piazzali ed a tratte ferroviarie, autostazioni, porti, interporti aeroporti, spazi per la distribuzione di carburanti, viali, bordi stradali, piste ciclabili, alberature stradali ed autostradali, parchi, giardini, campi sportivi, spazi ludici di pubblica frequentazione, golene e sponde di fiumi, laghi, corpi idrici in generale, siti produttivi in generale, siti commerciali e turistico ricettivi, spazi pubblici e privati ad uso pubblico, cimiteri, luoghi di culto e siti archeologici;
• il principio di precauzione è citato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE). Il suo scopo è garantire un alto livello di protezione dell’ambiente mediante l’attuazione di misure preventive in caso di rischio. Il campo di applicazione del principio è peraltro molto più vasto estendendosi anche alla legislazione europea sugli alimenti, sulla salute umana, animale e vegetale. Secondo la Commissione europea, il principio di precauzione può essere invocato quando un fenomeno, un prodotto o un processo può avere effetti potenzialmente pericolosi, individuati tramite una valutazione scientifica e obiettiva, se questa valutazione non consente di determinare il rischio con sufficiente certezza. Tale principio non subisce alcuna limitazione e tanto meno viene ad essere limitata la sua portata da un principio confliggente. L’operatività del principio di precauzione non interviene solo nell’ipotesi in cui ricorra una minaccia di danni “gravi e irreversibili”, essendo sufficiente la semplice situazione di pericolosità presunta. La Commissione, infatti, ha affermato che “Il fatto di invocare o no il principio di precauzione è una decisione esercitata in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull'ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto;
• la rilevanza, in questo ambito, del principio di precauzione è stata ribadita dal Tribunale Amministrativo di Lione con sentenza n. 1704067 depositata il 15/01/2019, inerente la commercializzazione di un prodotto erbicida contenente Glifosate;
• il Reg. (CE) n. 178/2002 del 28 gennaio 2002, Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, che istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare fissando procedure nel campo della sicurezza alimentare, e prevedendo il Principio di Precauzione;
quanto segue all’art. 7:
• l’applicazione del principio comunitario di precauzione legittima l’adozione di misure preventive e di contrasto non solo di pericoli acclarati come gravi e incombenti, ma anche di situazioni di pericolosità presunte e che la presunzione di pericolo nella fattispecie sia da riferire alla potenziale nocività per la salute umana dell’impiego di prodotti contenenti Glifosate;
Considerato altresì che
• in Delibera N. 821 del 04-08-2015 “Disposizioni in attuazione della Legge Regionale 10 luglio 1999, n. 36 " Disciplina per l'impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l ' impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura " la Regione Toscana dichiara “Preso atto che la IARC ha sottoposto a valutazione di cancerogenicità il principio attivo glifosate il cui esito ha portato alla classificazione di tale sostanza nel gruppo 2a “probabile cancerogeno per l'uomo”. . tenuto conto dell'applicabilità in materia del principio di precauzione, codificato dagli artt. 191 par. 2, e 168 del Trattato sul Funzionamento della Unione Europea, nonché della Comunicazione interpretativa della Commissione Europea del 2 febbraio 2000 sul ricorso al principio di precauzione e che a tale principio ricorre in premessa anche la citata Direttiva 2009/128/CE, canone, codificato anche dal D.lgs. 152/2006, art. 301 “Testo unico in materia ambientale”;
• la Legge Regionale 10 luglio 1999, n. 36 “Disciplina per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti nei settori non agricoli e procedure per l’impiego dei diserbanti e geodisinfestanti in agricoltura” all’art. 6 vieta per l’uso non agricolo i prodotti fitosanitari classificati come nel relativo allegato 2 punto 5;
• il Decreto Ministeriale 26 marzo 2002 di recepimento della direttiva 2001/99/CE della Commissione del 20 novembre 2001, relativo all'iscrizione di alcune sostanze attive nell'allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, vi inserisce la sostanza attiva glifosate;
• il decreto 9 agosto 2016 del direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute introduce limitazioni di utilizzo dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva «glifosate» e revoca le autorizzazioni all'impiego nelle aree frequentate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili tra cui parchi, giardini, aree ricreative ed in generale aree frequentate dai bambini ed altri soggetti vulnerabili, al fine di ridurre l'uso extra-agricolo di tale sostanza attiva ed assicurare un elevato livello di protezione della salute in conformita' al regolamento di esecuzione (UE) n. 2016/1313 della Commissione del 1° agosto 2016 concernente la modifica delle condizioni di approvazione del «glifosate»;
• il Decreto del Ministero della Salute del 20 novembre 2021, pubblicato in G.U. n. 20 del 26/01/2022, che stabilisce all’art. 2 il divieto di uso a livello non professionale o professionale di prodotti fitosanitari contenenti “glifosate” per il trattamento del giardino familiare;
• è possibile ottenere il controllo delle malerbe e delle erbe infestanti, sia in aree agricole che in aree extra-agricole, adottando sistemi e modalità alternative al diserbo chimico, utilizzando sistemi meccanici di taglio, il pirodiserbo ed il diserbo a vapore che non producono effetti collaterali e/o rilasciano sostanze indesiderate sia nei terreni che nelle acque;
• il giorno 8 ottobre 2022 è stato approvato l’Accordo tra soggetti pubblici e soggetti privati per la costituzione del "Distretto Biologico del Montalbano", in base alla Legge Regionale del 30 luglio 2019”, che annovera tra i suoi obiettivi principali la tutela del territorio, la sua riqualificazione e lo sviluppo di pratiche a sostegno delle colture biologiche, e all’interno del territorio del distretto ricade anche il Comune di Vinci, di Capraia e Limite e di Cerreto guidi, tre comuni che confinano con il nostro territorio comunale
• la Regione Toscana ha riconosciuto con Decreto 25591 del 23/12/2022 l’istituzione del Distretto Biologico del Montalbano ai sensi della legge regionale 51 del 2019;
Il consiglio comunale
Ritenuto che sussistano, pertanto, i presupposti per una ordinanza contingibile ed urgente che imponga il divieto dell’utilizzo di prodotti erbicidi contenenti il principio attivo del glifosate sull’intero territorio comunale, al fine di superare situazioni di degrado del territorio o di pregiudizio della vivibilità urbana ovvero di prevenire inconvenienti igienico-sanitari per la collettività;
Impegna
Il Sindaco e la Giunta ad operare in tal senso, seguendo l’esempio di altre amministrazioni del territorio che reiterano da anni tali ordinanze di divieto ed attivando confronti e occasioni di informazione verso le associazioni di categoria del settore agricolo in modo che tale ordinanza dia un corretto preavviso agli operatori del settore consentendo loro di orientarsi verso modalità alternative.
Impegna altresì
Il Sindaco e la Giunta ad attivare occasioni pubbliche di approfondimento rivolte alla cittadinanza.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Allevamenti intensivi
PREMESSO CHE:
-
● la Costituzione italiana, all’articolo 9, terzo comma, tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni;
-
● sempre la Costituzione, all’articolo 32, prevede la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri;
-
● e ancora la Costituzione, all’articolo 41, stabilisce che l’iniziativa economica non può svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente, ma, anzi, la legge deve determinare i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali. In questo senso, tutte le attività economiche, ivi comprese quelle agricole e zootecniche, sono chiamate a contribuire alla progressiva riduzione delle emissioni di gas serra ai fini del conseguimento della neutralità climatica al 2050 in attuazione dell’Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015, ratificato con Legge 4 novembre 2016, n. 204, nonché in applicazione della disciplina dell’Unione europea in materia di clima, in particolare del Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 giugno 2021;
-
● gli allevamenti intensivi sono stati collegati alla diffusione di malattie zoonotiche, che possono costituire una minaccia per la salute pubblica, e il Sindaco, in quanto massima autorità sanitaria locale, ha il dovere di intervenire.
CONSIDERATO CHE:
-
● gli impatti degli allevamenti intensivi sull’ambiente e le implicazioni connesse con la salute umana sono ampiamente documentati, e la riduzione degli stessi entra a pieno titolo nelle azioni da compiere per rispettare gli impegni sottoscritti dall’Italia sulla
E
COMUNE DI EMPOLI COMUNE DI EMPOLI
riduzione delle emissioni inquinanti e rientrare nei limiti delle normative attualmente
vigenti e in fase di implementazione;
-
● il settore zootecnico è responsabile di oltre 2/3 delle emissioni nazionali del settore
agricolo (274mila tonnellate sulle circa 345mila complessive), dell’inquinamento da polveri fini, in particolare il PM 2,5 (gli allevamenti intensivi sono la seconda causa di formazione del particolato fine), dell’inquinamento da azoto e suoi derivati nel terreno e nelle acque (l’Italia è sotto procedura di infrazione INFR 2018 – 2249, da parte della Commissione europea per il mancato adeguamento alla Direttiva nitrati), nonché delle emissioni climalteranti;
-
● le emissioni degli allevamenti intensivi hanno conseguenze dirette sulla salute umana, in particolare legate al PM 2,5. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) queste sono state responsabili di più di 50.000 morti premature in Italia nel solo 2020, per una stima di 462.300 anni di vita persi, e di quasi 47.000 nel 2021.https://www.eea.europa.eu/publications/harm-to-human-health-from-air- pollution/table-2);
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● la Direttiva National Emission Ceiling (NEC) impegna l’Italia a diminuire le emissioni di ammoniaca del 16% a partire dal 2030 e il PM2,5 del 40%, rispetto ai livelli del 2005. Le emissioni di ammoniaca zootecnica e, di conseguenza, la formazione di PM in atmosfera, sono direttamente legate alle funzioni fisiologiche degli animali allevati. Il rispetto della Direttiva Nitrati riguarda strettamente le emissioni di ammoniaca zootecnica che devono quindi essere affrontate e ridotte anche per uscire dalla procedura di infrazione in corso, per la quale l’Italia è stata nuovamente richiamata a febbraio 2023, e che rischia di concludersi con l'irrogazione di pesanti sanzioni da parte della Corte di Giustizia Europea;
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● la Direttiva quadro sulle Acque (2000/60/CE) impegna gli Stati Membri ad ampliare la protezione delle acque, sia superficiali che sotterranee e a raggiungere il “buono” stato per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015, scadenza sulla quale il nostro Paese ha già ampiamente derogato (Il termine ultimo e non più derogabile è il 2027). Per farlo è necessario affrontare anche l’inquinamento da nitrati provenienti dalle attività zootecniche;
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● la Strategia dell’Unione europea Farm to Fork, parte integrante del Green Deal europeo, prevede che i sistemi alimentari europei debbano “urgentemente diventare sostenibili e operare entro i limiti ecologici del Pianeta”;
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● alla COP28 sul Clima svoltasi a novembre 2023, 134 Paesi, Italia compresa, hanno aderito alla "Dichiarazione sull’agricoltura sostenibile, sistemi alimentari resilienti e l’azione per il clima”, impegnandosi a integrare il cibo nei loro Piani di Adattamento Nazionali (NAP) ai cambiamenti climatici e a fornire una rendicontazione annuale;
-
● Secondo un recente rapporto dell’Università olandese di Wageningen, principale Istituto per la ricerca agricola europea, è fondamentale ridurre il numero di animali allevati per garantire un futuro sostenibile e sicuro dal punto di vista alimentare.
-
● Il rapporto sottolinea l’importanza di promuovere una transizione verso un’alimentazione basata maggiormente su proteine vegetali, favorendo una diminuzione della domanda eccessiva di proteine animali. Questo cambiamento non solo migliorerebbe la sicurezza alimentare, ma anche e soprattutto porterebbe ad una riduzione stessa degli allevamenti intensivi. Inoltre, una dieta più equilibrata, con un minor consumo di proteine animali, potrebbe contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumori, migliorando la salute pubblica.
CONSIDERATO INOLTRE CHE:
● in data 6 marzo 2024 è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge sulla riconversione del settore zootecnico per la progressiva transizione agroecologica degli allevamenti intensivi sottoscritta trasversalmente da diverse forze politiche;
la proposta di legge intende rendere protagoniste le piccole aziende agricole zootecniche, incoraggiando la transizione ecologica di quelle grandi e medie attraverso un piano di riconversione del sistema zootecnico italiano finanziato attraverso un fondo dedicato e prevedendo nell’immediato una moratoria all’apertura di nuovi allevamenti intensivi e all’aumento del numero di animali allevati in quelli già esistenti. In particolare, la proposta di legge, nello stabilire oggetto e finalità, promuove come unici scopi della riorganizzazione delle attività del settore zootecnico, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, così come previsto dal dettato costituzionale. Inoltre, stabilisce che vengano definite modalità e criteri per la riorganizzazione produttiva degli allevamenti intensivi, oltre che il riconoscimento di adeguate risorse economiche per la transizione degli allevamenti tradizionali, nonché per il sostegno delle aziende che già adottano buone pratiche agroecologiche. Inoltre, la proposta prevede l’istituzione di un Tavolo di partenariato comprensivo di attori economici, sociali ed Agenzie ed Enti di ricerca istituzionali, chiamati a collaborare alla redazione e all’implementazione del Piano nazionale di riconversione del settore zootecnico;
-
● diverse città e regioni italiane ed europee stanno già adottando politiche volte a ridurre la dipendenza dagli allevamenti intensivi e a favorire l'allevamento sostenibile;
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● il Comune, come ente più vicino ai cittadini, ha un ruolo cruciale nel promuovere politiche locali che favoriscano la sostenibilità ambientale e la salute pubblica.
VALUTATO CHE:
● la proposta di legge rappresenta il risultato di un lavoro congiunto delle associazioni Greenpeace Italia, ISDE – Medici per l’ambiente, Lipu, Terra! e WWF Italia e che la stessa ad oggi è stata depositata da 21 parlamentari provenienti da cinque diversi gruppi politici, con il sostegno di oltre 40 realtà della società civile firmatarie del Manifesto “Oltre gli Allevamenti Intensivi”
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:
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- promuovere eventi e forme di sensibilizzazione della collettività e delle categorie economiche sui benefici derivanti da una transizione ecologica del sistema zootecnico;
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- promuovere corretti stili di vita che privilegino un’alimentazione sana e sostenibile;
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- attivarsi affinché, per quanto di competenza dell’Ente comunale, nella programmazione e pianificazione comunale si tenga conto dei principi che ispirano la proposta di legge depositata alla Camera dei deputati il 6 marzo 2024;
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- a far pervenire questo documento al Governo nazionale, regionale e agli altri Comuni della provincia, affinché si giunga all’approvazione della proposta di legge.
Per il gruppo consiliare Movimento 5 Stelle: Jacopo Maccari
Per il gruppo consiliare Buongiorno Empoli-SiAmo Empoli: Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Manutenzione delle strutture gioco
Inadempimento da parte dell'Amministrazione Comunale di Empoli in merito a una richiesta di accesso civico generalizzato, ex D.lgs. 33/2013, riguardante la manutenzione delle strutture gioco nei parchi pubblici di Marcignana e Pagnana.
PREMESSO CHE
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In data 26 gennaio 2025, il sig. Marco Cardone, cittadino residente a Empoli, ha presentato istanza di accesso civico generalizzato, ai sensi dell’art. 5, comma 2 del D.lgs. 33/2013, relativa alla documentazione riguardante la manutenzione e sicurezza delle attrezzature presenti nei parchi pubblici delle frazioni di Marcignana e Pagnana;
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la richiesta era corredata da dettagli tecnici, riferimenti normativi (UNI EN 1176-7 e UNI EN 1177), documentazione fotografica e motivazioni legate alla sicurezza dei minori, evidenziando la presenza di attrezzature danneggiate o potenzialmente pericolose;
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tale istanza non ha ricevuto risposta nei termini di legge, contravvenendo quanto previsto dal D.lgs. 33/2013, e i tempi sono stati ampiamente doppiati senza comunicazione alcuna.
CONSIDERATO CHE
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Il cittadino ha provveduto ad attivare il riesame tramite il Difensore Civico della Regione Toscana;
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il Difensore Civico ha accolto l’istanza e, con comunicazione formale pervenuta al Comune il 28 febbraio 2025, ha richiesto all’Amministrazione di rispondere entro 30 giorni, ribadendo l’obbligo di pronunciarsi con provvedimento espresso e motivato;
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ad oggi, il cittadino riferisce di non aver ricevuto alcun riscontro, nemmeno successivamente all’intervento del Difensore Civico, e quindi si configura un silenzio inaccettabile e contrario alle disposizioni normative e ai principi di trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione.
INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA CHIEDENDO:
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Per quale motivo l’Amministrazione Comunale non ha fornito nei tempi previsti dalla legge risposta alla legittima istanza di accesso civico generalizzato del sig. Cardone?
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Per quale motivo non è stato rispettato neppure il termine successivamente indicato dal Difensore Civico regionale, ai sensi dell’art. 5, comma 8, del D.lgs. n. 33/2013, a seguito dell’istanza di riesame?
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Quali iniziative l’Amministrazione intende adottare, con la massima urgenza, per dare seguito alla richiesta di accesso civico inevasa, in ottemperanza ai principi di legalità, trasparenza e tutela dei cittadini?
-
Se l’Amministrazione ritenga accettabile che le segnalazioni dei cittadini in merito alla sicurezza dei giochi per bambini siano ignorate per mesi, e come intenda garantire che episodi simili non si ripetano.
Empoli, 13 maggio 2025
I CONSIGLIERI COMUNALI
Cosimo Carriero, Capogruppo Fratelli d’Italia Empoli; Francesca Peccianti, Consigliere Fratelli d’Italia Empoli; Danilo Di Stefano, Consigliere Fratelli d’Italia Empoli; Simone Campinoti, Capogruppo Forza Italia Empoli; Jacopo Maccari, Capogruppo Movimento 5 stelle Empoli; Sabrina Ciolli, Capogruppo Buongiorno Empoli - Siamo Empoli; Leonardo Masi, Consigliere Buongiorno Empoli - Siamo Empoli; Gabriele Chiavacci, Consigliere Centrodestra per Empoli; Andrea Poggianti, Capogruppo Centrodestra per Empoli.

Emergenza PFAS
Richiesta di approvazione urgente di una legge che metta al bando la produzione, l’utilizzo e la commercializzazione dei PFAS e nei regolamenti gli usi indispensabili – richiesta analisi per valutare la presenza dei PFAS nell’acqua potabile dell’acquedotto comunale
Premesso che:
- i PFAS sono un ampio gruppo di oltre 10 mila molecole di sintesi, non presenti in natura e prodotte solo dalle attività umane, utilizzate in numerosi processi industriali e per la realizzazione di diversi prodotti di uso comune.
Sono definiti “inquinanti eterni” per la loro stabilità chimica impossibile da degradare nell’ambiente. Hanno effetti nocivi sul fegato, la tiroide, provocano obesità, infertilità e cancro,
- in Italia manca una legge nazionale che limiti o meglio vieti la presenza di PFAS nelle acque potabili. Solo dal gennaio 2026 entrerà in vigore la direttiva comunitaria 2184/2020 che limita a 100 ng/l (nanogrammi per litro), la somma di 24 molecole
appartenenti all’ampio gruppo delle sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS), mentre in Danimarca la concentrazione di sicurezza è stata fissata a 2 ng/l, in Svezia e nella regione belga delle Fiandre il valore raccomandato è di 4 ng/l e negli Stati
Uniti è stata fissata a 4 ng/l per PFOA e PFOS,
- anche l’OMS, che nel 2022 aveva proposto un limite di 100 ppt per i PFAS, sta rivedendo le linee guida degli inquinanti nell’acqua potabile ed ha costituito un nuovo gruppo consultivo proprio sulla valutazione delle sostanze per-e
polifluoroalchiliche,
- nel 2020 l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito una soglia massima di assunzione settimanale per la somma di quattro molecole (PFOA, PFOS, PFNA e PFHxS) pari a 4,4 nanogrammi per chilo di peso corporeo. Partendo da tale riferimento a un bambino dal peso di 10 kg basterebbe bere 4,5 litri di acqua contaminata con 10 nanogrammi di PFOA (PFOS, PFNA o PFHxS) a settimana per ingerire una quantità ritenuta non sicura per la salute,
- si era ritenuto che i PFAS fossero presenti nell’acqua potabile solo in alcune zone del Paese, in particolare nel Veneto e in Provincia di Alessandria, intorno al polo chimico di Spinetta Marengo.
Appreso che:
- il Consiglio regionale del Veneto, con la risoluzione n. 79 del 12 marzo 2024 si è espresso all’unanimità per l’urgente messa al bando dei Pfas (1),
- che nel rapporto di Greenpeace sulla Toscana del marzo 2024 intitolato: “INQUINAMENTO DA PFAS IN TOSCANA: AMBIENTE E SALUTE SONO AL SICURO?” (2) ha evidenziato in alcune aree della regione una forte presenza nelle nostre acque di questi pericolosi inquinanti pericolosi,
- Stando ai dati raccolti da ARPAT nel 2022, i PFAS erano presenti nel 76% delle acque superficiali, nel 36% delle acque sotterranee e nel 56% dei campioni di biota (animali) monitorati; considerando che Arpat monitora abitualmente solo le sei
molecole incluse nei decreti già vigenti in Italia, il dato è sicuramente preoccupante. La presenza di PFAS e le concentrazioni misurate sono state confrontate con gli Standard di Qualità Ambientale (SQA), nelle acque superficiali vi è un superamento
degli SQA compresi tra il 31 e l’87%,
Ritenuto che:
- La conoscenza puntuale e dettagliata dello stato di contaminazione dell’acqua potabile sia elemento imprescindibile al fine di sviluppare le necessarie azioni a tutela della salute pubblica essendo il Sindaco ed il Consiglio Comunale responsabili su tale materia.
Considerato che:
- l’adesione a questa mozione da parte del comune potrebbe sensibilizzare il Parlamento italiano accelerando la presa in carico di questo problema per la costruzione ed approvazione di una legge partecipata che metta al bando i PFAS. (3)
Auspica che:
- Il Governo nazionale emani al più presto una legge che proibisca la produzione e il consumo dei PFAS impegna il Sindaco e la Giunta comunale a richiedere al proprio gestore del servizio idrico e alla propria Azienda Usl di riferimento
- la quantificazione della somma di PFAS nell’acqua destinata al consumo umano nel nostro Comune, di cui all’allegato III, parte B, punto 3 della direttiva europea 2184/2020,
- l’analisi dell’acqua potabile, o dell’acqua in bottiglia, erogata nelle scuole pubbliche presenti nel Comune,
-rendere pubbliche integralmente le risultanze provenienti dal gestore del servizio idrico e dalla Azienda Usl di riferimento e, eventualmente da indagini effettuate in autonomia dal Comune stesso, circa la quantificazione della presenza delle singole sostanze PFAS, e di farne capillare pubblicità, attraverso tutti i canali istituzionali, al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione circa la qualità dell’acqua consumata,
-richiedere alla Regione Toscana di varare un piano di monitoraggio capillare su tutto il territorio regionale al fine di accertare il reale stato di contaminazione delle acque destinate al consumo umano,
- richiedere alla Regione Toscana di varare un piano di monitoraggio degli PFAS nelle acque di scarto dei cicli produttivi sul territorio al fine di individuare situazioni di particolare criticità,
-richiedere alla Regione Toscana di attuare uno studio approfondito dell’impatto degli PFAS sulla salute umana e sull’ambiente al fine di acquisire maggiore consapevolezza ed evidenze necessarie a intraprendere un potenziale percorso di bonifica e, eventualmente, sensibilizzare il Governo in merito ad una rivisitazione dei limiti nazionali.
(1)https://www.ansa.it/pressrelease/veneto/2024/03/12/consiglio-venetoapprovata-
risoluzione-per-la-messa-al-bando-deipfas_2f59c63b-e743-48b8-aa7e-
1b393e06c278.html
(2) Report Greenpeace_PFAS IN TOSCANA_sotto_embargo (allegato)
(3) “I SETTE CAPISALDI DI UNA LEGGE NAZIONALE CHE VIETI LUSO E LA PRODUZIONE
DI PFAS” (allegato)
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Tutela dell'ambiente e del verde urbano
Premesso che:
- Gli alberi maturi e la vegetazione svolgono un comprovato ruolo nel trattenere il particolato atmosferico, assorbire gas inquinanti e, ovviamente, produrre ossigeno.
- Gli alberi forniscono ombreggiatura naturale e riducono la temperatura nelle aree urbane, mitigando l'effetto "isola di calore".
- Riducendo la velocità delle piogge che raggiungono il terreno, limitano i danni causati dal deflusso superficiale.
- Gli alberi e le piante forniscono rifugio e cibo a molte specie animali, favorendo la biodiversità. La loro presenza è essenziale per mantenere gli equilibri ecologici.
- La vegetazione contribuisce a ridurre lo stress psicologico, migliorare la concentrazione e favorire il benessere mentale. Le aree verdi incentivano attività fisica e socializzazione, migliorando la qualità della vita nelle comunità.
- Il terreno svolge un'importante azione di filtraggio dell’aria, degradazione di composti organici tossici, riduzione della diffusione di gas, adsorbimento chimico di molecole inquinanti.
- Il suolo vergine e coltivabile costituisce un insostituibile fonte di nutrienti essenziali.
- Il suolo, per la sua azione di assorbimento dell’acqua, svolge un ruolo importante nella prevenzione di eventi collegati al rischio idrogeologico.
- Il suolo filtra e immagazzina l'acqua piovana, prevenendo inondazioni e migliorando la ricarica delle falde acquifere. Funziona come un filtro naturale, rimuovendo contaminanti e migliorando la qualità dell'acqua che raggiunge fiumi, laghi e acquiferi.
- Il suolo ospita una vasta gamma di organismi viventi, come batteri, funghi, lombrichi e insetti, che contribuiscono a cicli nutrienti e alla salute degli ecosistemi.
Considerato che:
- Secondo il rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) del 2023, tra il 2006 e il 2022, il comune di Empoli ha visto un aumento del consumo di suolo dal 17,8% al 18,2%, corrispondente a circa 26,4 ettari in più. Tra il 2006 e il 2022, nei comuni dell'Empolese Valdelsa sono stati consumati quasi 85 ettari di suolo, equivalenti a circa 170 campi da calcio. Questo incremento è dovuto principalmente alla costruzione di nuovi edifici, infrastrutture e altre opere, con il Comune di Empoli che ha registrato l'aumento più significativo.
- Nell’attuale POC e relativa variante sono previsti circa 308.000 mq di nuova edificazione (equivalenti a 43 campi da calcio).
Impegna il Sindaco e la Giunta a:
- Ridurre il consumo di suolo.
- Ridurre l'abbattimento di alberi sani e maturi.
- Destinare adeguati fondi e risorse per una corretta cura e manutenzione del verde urbano.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Consumo di sostanze stupefacenti
Premesso che:
- In Toscana, il consumo di sostanze stupefacenti e alcol rappresenta una preoccupazione significativa, con tendenze allarmanti soprattutto tra i giovani.
- Secondo uno studio dell'Agenzia Regionale di Sanità (ARS) Toscana, quasi il 56% degli adolescenti ha sperimentato sostanze illegali entro i 15 anni.
- Il 48,2% degli studenti toscani tra i 14 e i 18 anni ha riferito episodi di ubriacatura nell'ultimo anno, e il 33,4% ha praticato il binge drinking (comportamento di consumo di alcol che implica l'assunzione di una quantità eccessiva di bevande alcoliche in un breve periodo di tempo, con l'obiettivo di raggiungere rapidamente lo stato di ebbrezza) nell'ultimo mese.
- Secondo i dati ISTAT, relativi al 2021, in Toscana, il 24,8% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato almeno una volta nell'ultimo anno dopo aver bevuto troppo, mentre il 18,3% dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
- A Empoli, la situazione riflette le tendenze regionali. Nel 2023, il Servizio per le Dipendenze (SerD) di Empoli ha registrato 594 pazienti con problematiche legate al consumo di sostanze illegali, di cui 83 avevano tra i 15 e i 25 anni, e 22 erano minorenni.
- La sintesi e l’uso di Nuove Sostanze Stupefacenti è in aumento, guidato da una combinazione di fattori tecnologici, economici, sociali e legali.
- Gli attuali interventi di disincentivazione e sensibilizzazione dell’uso di sostanze stupefacenti non si dimostrano sufficientemente efficaci ad arrestare il trend di crescita del problema.
Considerato che:
- Le cause che possono spingere una persona ad assumere sostanze stupefacenti sono molteplici e spesso intrecciate tra loro: curiosità, pressione degli amici (soprattutto in giovane età), affrontare momenti difficili come stress, ansia e depressione o semplicemente per sentirsi euforico. Le condizioni di disagio sociale costituiscono un terreno fertile per comportamenti autodistruttivi e dipendenze, poiché le persone coinvolte spesso cercano di alleviare il dolore emotivo, lo stress o il senso di isolamento attraverso l’uso di queste sostanze.
- Avere facile accesso alla droga aumenta il rischio di uso e, conseguentemente, lo sviluppo di dipendenza.
- Il recupero di pazienti assoggettati da sostanze stupefacenti è lungo, difficoltoso e dispendioso in termini di risorse pubbliche. Affinché ci sia una svolta positiva nella disassuefazione da tali sostanze, sono necessari dai 3 ai 5 anni di trattamento ed è fondamentale considerare l’alta probabilità di ricaduta; questo potrebbe vanificare tutti gli sforzi di recupero precedentemente intrapresi.
- E’ necessaria un' importante opera di prevenzione al fine di ridurre significativamente il numero di individui affetti da dipendenza cronica da sostanze stupefacenti.
- Non bisogna sottovalutare l’influenza dei media, che a volte tendono a banalizzare o addirittura rendere affascinante l’uso di sostanze, e l’ignoranza sui reali rischi, che porta molti a credere di poter gestire la situazione senza conseguenze.
- Gli incidenti stradali, spesso correlati all'assunzione di alcol e droghe, costituiscono la principale causa di morte tra i giovani sia a livello nazionale che regionale.
- I pazienti trattati dal SerD rappresentano persone costrette dalle istituzioni o dai genitori ad affrontare un percorso riabilitativo. Solo una minima percentuale di essi corrisponde a individui presentati volontariamente. Questo indica che il numero dei pazienti del SerD riflette solo una piccola parte dei cittadini empolesi assoggettati alle sostanze stupefacenti.
- L’aumento della presenza di agenti delle forze dell’ordine disincentiva certe azioni in specifici luoghi e situazioni ma affronta solo un aspetto della questione generale.
- Secondo uno studio ESPAD Italia del 2022, una media del 10% di studenti italiani tra i 15-19 anni, ha assunto almeno una volta una Nuova Sostanza Stupefacente.
- Le azioni di repressione devono essere abbinate ad adeguati e aggiornati studi settoriali per agire completamente ed esaustivamente sul problema.
Si impegnano il Sindaco e la Giunta a:
- Avviare uno studio di approfondimento sul problema in oggetto nel territorio empolese in collaborazione con il SerD.
- Collaborare con l’ Azienda USL Toscana Centro per implementare e ottimizzare i servizi offerti dal SerD.
- A definire un programma preciso ed esaustivo per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della dipendenza da sostanze stupefacenti.
- A definire un programma con azioni specifiche destinate alla prevenzione del problema in oggetto.
- A destinare adeguati fondi e risorse per tutti gli interventi sopracitati.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo MaccariPer il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Valutazione e controllo agenti inquinanti
Premesso che:
- Attualmente esistono conoscenze tecnico-scientifiche sempre più accurate per identificare nuovi agenti inquinanti e nocivi per la salute e per l’ambiente. Tali conoscenze, applicate in ambito tecnico, possono permettere la riduzione del rilascio di inquinanti da specifici cicli produttivi o da trattamento di materiali e permettere la bonifica di un'area compromessa.
- Tra i vari tipi di inquinamento, quello atmosferico rappresenta la principale causa di incremento di mortalità e di malattie.
- A febbraio 2020 è stato sottoscritto con il Ministero dell'Ambiente un accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di PM10 e NO₂.
- Secondo i dati del Global Burden of Disease Study 2017, in Italia il particolato atmosferico è responsabile di circa il 3% degli anni di vita e in salute che perdiamo per morte prematura, malattia e disabilità.
- Relativamente agli inquinanti delle acque, è stata diffusa ai principali Comuni toscani una relazione di Greenpeace che affronta il problema della contaminazione da PFAS.
- Relativamente all’inquinamento del terreno, nella primavera del 2021 è emerso lo scandalo Keu. Tragicamente tutti noi adesso conosciamo questo materiale prodotto dalla lavorazione delle pelli, contenenti metalli pesanti come il cromo. Circa 8.000 tonnellate di materiale simil Keu sono state impiegate illecitamente sotto il manto stradale nel quinto lotto della SR 429, tra Empoli e Castelfiorentino.
- Esiste la possibilità che altro materiale simil keu sia stato sotterrato in altri siti.
Considerato che:
- Negli ultimi anni, sul territorio empolese si è assistito ad un aumento dell’urbanizzazione e, dall’attuale POC e relativa variante, si prevede un’ulteriore estensione delle aree urbane e delle aree destinate al settore industriale. Motivi per il quale la necessità di un monitoraggio preciso e costante dei vari inquinanti assume un ruolo di importanza rilevante.
- Per l’intero anno 2023, tutte le stazioni sul territorio AUSL TC, così come quelle di tutta la Toscana, hanno rispettato, come da diversi anni, il valore soglia indicato dal D.lgs 155/2010 rispetto al parametro media annuale (valore limite 40 µg/m3). Tuttavia, nel 2023 tutte le stazioni sul territorio dell’ AUSL TC hanno registrato una media annuale in eccesso rispetto al valore guida raccomandato dall’ OMS nelle nuove linee guida sulla qualità dell’aria globale 2023 per la salvaguardia della salute umana (media annuale 15 µg/m3).
- Relativamente all’inquinamento del suolo da materiale simil Kue, secondo le analisi effettuate da Arpat, le concentrazioni di metalli pesanti nelle acque superficiali e sotterranee nel sito sono inferiori alle soglie di contaminazione stabilite dalla normativa vigente. Tuttavia dalle stesse analisi si registrano valori elevati di contaminazione nell’eluato al di sotto del manto stradale, fortunatamente bloccato dal materiale argilloso e impermeabile sottostante.
- Tutto il materiale sotterrato al di sotto della SR 429, dopo più di tre anni dalla sua individuazione e presa di coscienza, si trova tuttora in loco.
- Relativamente alla situazione di contaminazione delle acque, dallo studio di Greenpeace sulla contaminazione da PFAS nel territorio toscano, si evince la necessità di approfondimento.
- Relativamente agli inquinanti atmosferici, al momento non esiste una strumentazione fissa per l’analisi e il monitoraggio della qualità dell’aria nel Comune di Empoli. Tale dato viene ricavato principalmente con delle stime da stazioni poste a decine di chilometri dall’area del Comune.
- Ulteriori risorse e attenzioni sono necessarie per ottimizzare un sistema efficace, completo e rapido nelle risposte anche per quanto riguarda le relazioni con i cittadini.
Impegna il Sindaco e la Giunta a:
- Identificare le zone più esposte agli inquinanti.
- Definire e promuovere un programma preciso per l’implementazione dei sistemi di valutazione e monitoraggio degli agenti inquinanti in aria, acqua e suolo, anche statici, sul territorio, in collaborazione con Arpat.
- Destinare adeguate risorse e fondi per i piani di mitigazione delle emissioni.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Antenna Cortenuova
Oggetto: Interrogazione a risposta orale sulla procedura di autorizzazione per una nuova
antenna di telefonia mobile in via Romano Bertolaccini e Sergio Valentini
In merito alla comunicazione di avvio procedimento per l'autorizzazione di una nuova antenna di telefonia
mobile (SRB) in via Romano Bertolaccini e Sergio Valentini, pubblicata sull'Albo Pretorio del Comune e sulla
sezione Antenna Trasparente in data 7 agosto 2024, sottopone la seguente interrogazione a risposta orale.
Considerato che:
- La localizzazione dell’antenna risulta indicata nel parcheggio della suddetta via sulla Mappa dei siti
di localizzazione delle SRB di Telefonia mobile della Toscana;
- La notizia ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona, i quali hanno presentato richiesta
di accesso agli atti;
- Anche la rete di comitati stop5G dell’Empolese Valdelsa ha espresso preoccupazione in merito al
progetto;
- Le implicazioni di questa procedura potrebbero avere un impatto sulle competenze del Consiglio
Comunale,
Si chiede al Sindaco:
- Se si conferma che l'antenna di telefonia mobile sarà collocata su area pubblica comunale.
- Se si conferma che l’antenna non è inserita nel Programma Comunale degli impianti di telefonia
mobile ed assimilati, approvato con Delibera n. 108 del 17/11/2021, attualmente in vigore.
- In che forma e modo Inwit e Vodafone intendono acquisire, o hanno già acquisito, il diritto d’uso
dell’area pubblica interessata.
- Se alla data odierna la domanda di autorizzazione per l'antenna è stata accolta, respinta o è ancora
in fase di valutazione.
Per il gruppo consiliare Buongiorno Empoli – Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari

Gattile di Empoli
PREMESSA
- La signora "De Cuius" ha nominato il Comune di Empoli erede universale, impegnandolo a costruire e gestire un canile e un gattile per dare ricovero e provvedere al mantenimento di
cani e gatti abbandonati.
- La de cuius ha inoltre incaricato il Comune di mantenere curate le tombe della stessa e dei
suoi familiari.
- Sono trascorsi oltre sette anni dalla morte della signora "De Cuius" e, nonostante il
patrimonio lasciato, ad oggi risulta che non siano stati ancora compiuti gli atti necessari per
adempiere alle volontà testamentarie.
CONSIDERATO CHE
- Nella relazione allegata alla proposta di accettazione dell'eredità, redatta nell'ottobre 2019, veniva stimato un patrimonio immobiliare del valore di circa €682.300, e un patrimonio
finanziario pari a circa €279.137,02.
- Nella suddetta relazione è stimata una spesa di €30.000/anno per la gestione del gattile e di
€10.000/anno per la gestione del canile.
- L'amministrazione comunale è chiamata a rispondere alle esigenze di tutela e assistenza
degli animali abbandonati, come disposto dal testamento e dalla normativa vigente in
materia di benessere animale (Legge 281/1991, L.R. 59/2009).
- Il ritardo nell'adempimento delle volontà testamentarie della signora "de cuius" potrebbe
essere causa di perdita di opportunità per il Comune, oltre che una mancata attuazione di
progetti di grande rilevanza sociale per la collettività.
SI CHIEDE DI SAPERE
- Quali sono le cause specifiche del ritardo nell'attuazione delle disposizioni testamentarie
della signora "De Cuius" riguardanti la costruzione e gestione di un canile e di un gattile a Empoli?
- Quali sono i passaggi amministrativi e legali già compiuti dal Comune di Empoli per sbloccare
l'eredità e procedere con la realizzazione delle strutture previste?
- Quali azioni sono attualmente in corso per rispettare le volontà testamentarie della signora
"de cuius", e quali sono le tempistiche previste per il completamento degli interventi
richiesti dal testamento?
- Se l'Amministrazione intende adottare misure per accelerare il processo di accettazione
dell'eredità e per avviare la costruzione e la gestione del canile e del gattile, come da volontà
testamentarie, e coinvolgere la cittadinanza e le associazioni locali nella gestione delle strutture.
- Se è stata fatta una valutazione dei costi attuali necessari per adempiere alle volontà testamentarie rispetto alla situazione economica e patrimoniale attuale del lascito, alla luce dei mutamenti del mercato immobiliare e degli impegni di spesa per la gestione ordinaria del
patrimonio ereditato.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Nuovo Stadio Castellani
PREMESSA
- L’amministrazione comunale ha intrapreso un percorso partecipativo sulla proposta di
riqualificazione, ammodernamento e gestione funzionale ed economica dello Stadio Carlo Castellani di Empoli da parte dell’Empoli FC.
Nella brochure consegnata nei vari appuntamenti dedicati nella sezione “ Il partenariato
pubblico-privato: cosa propone l’Empoli FC al comune”, la società calcista ritiene sostenibile lo scenario 3, nel quale si prevede:
1) Che la società investa sulla struttura e sulle aree limitrofe circa 55 milioni di euro, comprese
le opere di urbanizzazione che verranno trasferite gratuitamente al Comune a seguito della
loro realizzazione, creando un impianto sportivo di eccellenza, ecosostenibile, che possa
ospitare eventi sportivi e non di rilievo nazionale e internazionale, contribuendo alla riqualificazione dell’area dal punto di vista urbanistica, sociale ed economico,
2) Che il comune di Empoli preveda contribuzione pubblica di natura non monetaria sotto
forma di:
a) Diritto di superficie a titolo gratuito sull’area dello stadio di durata pari alla concessione,
cioè 73 anni per la progettazione e realizzazione dell’ intervento e 70 anni relativi alla fase di gestione)
b) Trasferimento del diritto di proprietà a titolo gratuito da parte del comune di Empoli del campo sussidiario (12.000mq) con destinazione d’uso polivalente e un adeguato indice di fabbricabilità per la costruzione di una struttura turistico-ricettiva;
c) Esclusione del pagamento delle imposte indirette (imposta municipale sugli immobili e
imposta sui rifiuti).
Si chiede di sapere:
1) Cosa si intende per “riqualificazione dell’area dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico” cioè quali sono le criticità urbanistiche, sociali ed economiche che si intende
sanare
2) Se questa amministrazione valuta come possibile la realizzazione di un albergo sull’area del campo sussidiario
3) Se questa amministrazione ritiene sostenibile e accettabile la proposta dall’esonero delle
imposte inderdette e se si, a quanto ammonterebbe tale spesa che l’amministrazione e quindi
tutti gli Empolesi dovranno sostenere per i prossimi 70 anni.
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Sabrina Ciolli
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari

Riconoscimento Stato di Palestina
Da troppo tempo stiamo assistendo ad una tragedia umanitaria che stà avvenendo sulla Striscia di Gaza e che ultimamente ha raggiunto livelli di efferatezza e crudeltà inauditi. Le immagini che ci arrivano ogni giorno (non certo dal main stream italiano) sono strazianti: bambini bruciati, seppelliti vivi, mutilati così come tanti innocenti. Secondo i dati di Save the Children dagli attacchi del 7 Ottobre 2023 a Aprile 2024 sarebbero 26000 tra i bambini morti e feriti.
Invito tutti a seguire la pagina Instagram “Eye on Palestine” in cui si mostrano, senza censura o filtraggio, immagini e video delle situazioni reali a cui è quotidianamente sottoposta la popolazione palestinese.
Questo massacro deve finire al più presto. Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanta sofferenza. È nostro dovere, come esseri umani e come rappresentanti delle istituzioni democratiche, alzare la voce e chiedere giustizia.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina non è solo un atto simbolico, può rappresentare un passo significativo verso la pace e la stabilità nella regione per diversi motivi tra cui:
- significa riconoscere il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione, alla sovranità e alla dignità.
- può aumentare la pressione diplomatica su tutte le parti coinvolte per raggiungere un accordo di pace.
- Riequilibrare la possibilità di un negoziato di pace. Situazione attualmente sbilanciata dalla parte israeliana che detiene più forza a livello interazionale
- Riconoscere lo Stato di Palestina rafforza l'idea di una soluzione a due Stati, che è ampiamente considerata la via più praticabile per risolvere il conflitto israelo-palestinese.
- può anche essere visto come un segnale contro l'impunità per le violazioni dei diritti umani e le aggressioni commesse da Israele
Riconoscere lo Stato di Palestina è anche un atto di coerenza con i valori e i principi su cui si fonda la nostra democrazia. Valori di uguaglianza, di rispetto dei diritti umani, di solidarietà internazionale.
In conclusione, vi chiedo di unirvi a noi nel sostenere questa proposta. Di fare in modo che Empoli sia un esempio di coraggio e di impegno per la pace.
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Leonardo Masi
Sabrina Ciolli

Multiutility
Premesso che:
Da circa due anni in città e in tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa e della provincia di Firenze, c’è una importante e partecipata discussione sulla gestione dei servizi
pubblici essenziali e sulla Multiutility, società nata per volontà degli ex sindaci Barnini, Biffoni e Nardella,
Empoli, così come la maggior parte dei comuni interessati dalla multiutility, a giugno 2024 ha eletto un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale. Considerate le
dichiarazioni, rilasciate in più occasioni anche in campagna elettorale, sia del sindaco
Mantellassi che di alcuni assessori e consiglieri e consigliere, si ritiene doverosa una
nuova riflessione della attuale amministrazione, con decisione, in merito alla gestione
dei servizi pubblici essenziali,
Nel nostro comune un comitato ha raccolto più di 4000 firme per richiedere un
referendum abrogativo della deliberazione oggetto della mozione,
All’interno della Deliberazione 93 del 18/10/2022 votata dal Consiglio Comunale Empoli,
all’articolo 11 del “delibera” si autorizza l’avvio e lo svolgimento delle attività
necessarie ai fini della quotazione in borsa della società Multiutility.
Considerato che:
Sindaci, esponenti politici e sindacali del territorio fiorentino e toscano si sono espressi contro la
quotazione in borsa della società che, anche per il nostro comune, gestisce i servizi pubblici
essenziali,
Il tema della gestione dei servizi pubblici essenziali è stato spesso trattato anche in campagna
elettorale e più volte il sindaco Mantellassi si è espresso contro la quotazione in borsa della
Multiutility
Il consiglio comunale:
Esprime la proria contrarietà alla quotazione in borsa della Multiutility e, in generale, alla quotazione in borsa delle società che gestiscono servizi pubblici essenziali.
Il consiglio comunale impegna
- Il Sindaco ad esprimere voto contrario, nell’ambito dell’assemblea dei soci della Multiutility (Alia
S.p.A.), al conferimento della delega al C.d.A. di Alia S.p.A. per l’avvio e lo svolgimento di tutte le
attività necessarie ai fini della quotazione in borsa delle azioni della società.
- Il Sindaco e la Giunta a condividere nelle sedi istituzionali, anche di concerto con gli altri comuni
interessati, il percorso e le modalità per addivenire ad una concreta ripubblicizzazione dei
servizi pubblici toscani.
- Il sindaco e la giunta a dar mandato agli uffici preposti per modificare la Deliberazione 93 del
18/10/2022 togliendo l’articolo 11 e tutti i riferimenti all’interno della deliberazione che si riferiscono e rendono possibile una possibile quotazione in borsa della società.
Per il Gruppo Consiliare Buongiorno Empoli-Siamo Empoli:
Sabrina Ciolli
Leonardo Masi
Per il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle:
Jacopo Maccari
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