
Facciamo nostre le parole dell' associazione Trasparenza per Empoli dopo aver espresso il nostro dissenso sia a livello di consiglio comunale che in tutti i consessi dove è stata presentata la variante al Piano Strutturale empolese ed il piano intercomunale .
La fragilità del territorio oggi è palese, continuando a costruire in maniera indiscriminata dovremo abituarci a questo genere di cose.
Il rischio più grosso, a nostro avviso, l' abbiamo sfiorato all' ospedale S. Giuseppe rischiando l' evacuazione, eppure si continua a progettare palazzine per alloggiare
i servizi amministrativi ospedalieri di fianco al nosocomio e quindi sull' argine dell' Arno.
La scellerata politica urbanistica di tutto l' empolese valdelsa perpetrata dal PD che dall' alto della sua arroganza non ascolta ne i cittadini ne l' opposizione, sta dando segni evidenti di fallimento.
Pensiamo appunto all' ospedale S. Giuseppe, agli allagamenti nella zona di Fontanella che, già fragile, i lavori del raddoppio ferroviario RENDERANNO ANCOR PIU FRAGILE, al consumo di suolo collinare a Vinci, a tutto il territorio collinare del comune di Capraia e Limite che si sta sgretolando per l inerzia ed il lassismo di chi dovrebbe gestire il territorio comunale...ma la lista è molto più lunga, naturalmente.
Come M5S insieme a Buongiorno Empoli e Siamo Empoli in coalizione abbiamo contrastato da opposizione questo sistema che vede ormai la progettazione dei nostri Piani Urbanistici in mano ai COSIDDETTI "PORTATORI DI INTERESSI" aggirando spesso le regole esistenti o derogandole con un sistema che noi chiamiamo
"SISTEMA TOSCANO".
Abbiamo organizzato assemblee con cittadini ed esperti, abbiamo scomodato professori urbanisti del politecnico di Milano, il bravissimo Luca Mercalli che ci ha spiegato perché l uso del suolo è fortemente collegato ai fattori climatici, il prof. Bottacci forestale e ambientalista che ci ha insegnato perché gli alberi non dovrebbero essere tagliati e tantissimi ambientalisti che hanno prestato, proprio in quanto tali, la loro conoscenza.
Tanta energia che ora deve ripartire.
I cittadini che sono scesi in piazza contro il gassificatore devono trovare la forza necessaria per dare dissenso a questo modo di considerare il territorio solo in termini speculativi alla mercé di interessi privati.
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